Utilizzo di termini tecnici nella formazione: la storia del toast

 

La maggior parte dei partecipanti inizialmente ha riso, pensando che si trattasse di una battuta. Dopo un po’ però, poiché alla nostra ilarità non corrispondeva quella del docente, abbiamo capito che non stava scherzando affatto, ed è calato improvvisamente un silenzio imbarazzante su tutta l’aula. Credo che tutti, compresa la sottoscritta, in quel momento si siano sentiti abbastanza stupidi per aver frainteso ciò che diceva l’insegnante, tra l’altro con una tale naturalezza, da far sembrare chiunque non capisse un perfetto deficiente.

Fortunatamente, il suo accompagnatore in un moto di ascolto empatico, resosi conto dell’incomprensione da parte dei più, ci ha spiegato che questo benedetto toast altro non era che la notifica della ricezione di un messaggio e ci ha indicato dove la potevamo visualizzare. Ha anche aggiunto che si chiama così in quanto compare dall’alto verso il basso come quando salta il toast in un tostapane.

Ovviamente, trattandosi di platea giovane abbiamo iniziato a riderci su, facendo battute cretine sul toast, che avremmo preferito riceverlo su un piatto, che lo volevamo al prosciutto ecc… Battute sciocche, perché l’incomprensione a volte, fortunatamente, genera ilarità.

L’episodio del toast mi ha condotto ad alcune riflessioni:

  1. il tempo impiegato a chiarire un termine tecnico non compreso dai partecipanti è tempo sprecato
  2. quando il termine tecnico può essere sostituito con un termine di uso comune è doveroso utilizzare il secondo
  3.  i docenti che utilizzano termini tecnici hanno paura che il proprio ruolo venga minato.

Analizziamo i tre punti:

  1. Valuta il tempo di apprendimento

Non dare per scontato il tempo di apprendimento di un’aula. Puoi trovarti di fronte partecipanti che masticano un po’ della tua materia e allora sarà tutto più scorrevole, così come puoi trovarti di fronte persone che sono lontane mille miglia da quello che stai dicendo loro e hanno bisogno di più tempo per seguirti. I termini tecnici contribuiscono ad allungare quel tempo, soprattutto nel secondo caso. Ecco perché è buona norma utilizzarli solo se è proprio necessario.

2. Fai la scelta del termine giusto

Quando ti trovi davanti alla scelta tra un termine tecnico e uno di uso comune, il secondo è quasi sempre la scelta vincente. Ovviamente dipende dal contesto. Ma se ti trovi davanti ad una classe che non mastica la tua stessa lingua puoi incappare in silenzi imbarazzanti e dover ripetere un passaggio più di una volta. Se il termine tecnico, come nel caso del toast, è legato ad un aneddoto simpatico da raccontare, lo puoi menzionare, ma sempre dopo esserti accertato che i partecipanti abbiano capito davvero di cosa stai parlando.

3.  Non temere che il tuo ruolo venga minato

Il tuo ruolo verrà maggiormente riconosciuto quando sarai in grado di far capire a tutti la tua materia. Fare colpo con termini tecnici non ti aiuterà molto e rischi che la classe ad un certo punto non ti segua più.

Posso capire questo atteggiamento da chi è all’inizio. Ma la sicurezza acquisita nel tempo dovrebbe farti cambiare idea sul reale successo del tuo corso: esso va valutato in base alla tua capacita di rendere comprensibile ciò di cui stai parlando e non sull’abilità di darti un tono, utilizzando termini tecnici e poco chiari.

Cerca di rendere i tuoi corsi i più chiari possibili, non abusare di termini tecnici che in alcuni casi possono  rovinare la fluidità dell’apprendimento e compromettere il clima di condivisione instaurato con la tua classe. Valuta il successo del tuo corso in base al coinvolgimento che sei riuscito a creare e al risultato di apprendimento che sei riuscito ad ottenere.

 

Come gestire al meglio la formazione aziendale

Di recente ho frequentato dei corsi di formazione e di tanto in tanto mi capita di formare alcuni colleghi su app o software. Entrambe le esperienze come formatore e come alunna mi hanno spinta ad alcune riflessioni su come potrebbe essere gestita al meglio una classe durante la formazione aziendale.

Innanzitutto va fatta una premessa: la classe che ti accingi a formare è lo specchio dell’azienda stessa. Ne rappresenta lo stato di salute. Durante un corso è possibile che emergano quindi conflitti, sentimenti di rancore, polemiche o, in caso positivo, alto coinvolgimento da parte dei partecipanti, interessamento alla materia.

L’attenzione alla platea di partecipanti quindi è per te fondamentale. La classe può inoltre celare delle sorprese, come ad esempio qualcuno che ha una formazione personale sulla materia del tuo corso. Queste persone non vanno viste come minacce ma vanno coinvolte subito per aumentare il coinvolgimento dell’intera classe.

Durante la formazione aziendale è difficile  che tutti partecipanti siano attivi e motivati.

Tra i partecipanti ci sarà chi pensa che il tuo corso non serva a molto e lo dimostra in maniera  palese. C’è chi invece è interessato e lo troverai estremamente coinvolto. Ancora più difficile se all’interno del tuo corso ti troverai persone appartenenti a ruoli gerarchicamente diversi, capo e sottoposto, ad esempio. Percepirai una tensione che difficilmente riuscirai a spezzare.

Cosa fare per affrontare una platea così eterogenea? Di seguito alcuni tips che credo siano utili:

1. Resta concentrato sul corso

La gestione degli off topic è nelle tue mani e non in quelle della classe. Puoi consentirli nella misura in cui sono in qualche modo pertinenti con l’argomento e se sono di durata breve.

2. Accetta il dissenso e sfruttalo a tuo vantaggio

Il consenso adula, ma è sul dissenso che devi lavorare maggiormente. Innanzitutto perché saranno più i casi in cui ti troverai di fronte ad una classe disinteressata rispetto a quelli in cui avrai partecipanti attivi. Ricorda però, che coinvolgere una persona inizialmente restia, ti costerà più fatica, ma poi produrrà un clima energico in tutta la classe.

3. Ammetti la tua ignoranza e chiedi conferma

Se ti trovi a fare formazione in un settore che conosci poco, prima di azzardarti a fare esempi pertinenti, chiedi se sono giusti. In questo modo aumenterai il grado di coinvolgimento della tua classe.

4. Alimenta il dibattito, frena la discussione

La condivisione di opinioni, esperienze in merito all’argomento da te trattato può essere un buon segnale. Vuol dire la platea è interessata all’argomento. Fai attenzione però a non far degenerare un tranquillo confronto in una rovente discussione.

5. Non usare termini tecnici

I termini tecnici quando sono ristretti ad una nicchia possono risultare di difficile comprensione e porre distanze tra te e i partecipanti, creando un clima freddo e distaccato. Usali proprio quando non ne puoi fare a meno.

6. Accogli i suggerimenti

Le persone durante l’apprendimento di una nuova materia, se motivate, fanno domande che possono aiutarti a migliorare il corso. Non sottovalutarle. Anzi prendile come utili suggerimenti.

7. Mostrati appassionato

Quando fai formazione c’è un elemento che fa una grande differenza: la passione. Quando trasmetti passione puoi essere sicuro di aver trasferito la cosa più importante. Gli approfondimenti possono essere anche eseguiti per conto proprio. La condivisione della passione non ha prezzo.

8. Sii accogliente e mai superiore

Ciò che mette un freno alla riuscita di un corso è proprio il tuo atteggiamento. Se ti mostri superiore, se pensi che la tua classe debba seguirti senza indugi certo di fornirle tutte le informazioni di cui hai bisogno, sei sulla strada sbagliata. È importante mostrarsi aperto alle domande anche a quelle più stupide, utilizzare un linguaggio semplice. In questo modo i partecipanti non si sentiranno a disagio e non percepiranno distanze.

9. Fai esempi concreti

Per rompere il ghiaccio e per rendere la materia del tuo corso meno ostica, riportala, se ti è possibile, alla realtà aziendale che stai formando. Fare esempi pratici di utilizzo di ciò che stai insegnando aiuterà la classe a capire subito in che modo quello che sta apprendendo potrà esserle utile durante le ore di lavoro.

Conclusioni

Formare realtà aziendali non è un gioco da ragazzi, ma si possono ottenere grandi risultati con un approccio che tiene conto dei partecipanti e delle loro esigenze.