La scrittura, il mio blog nuovo di zecca, la vita che ricomincia.
È la natura che lo pretende. E io non ho più scuse. Si riparte.
Non è facile. Troppo tempo è passato dall’ultimo post scritto, dall’ultimo libro letto in materia e io sarò di nuovo all’altezza?
“Perché non scrivi di nuovo? Ricordo che eri brava…” mi esorta qualcuno che ha un vago ricordo di me. Eppure gli è rimasta impressa la mia scrittura. Significherà qualcosa, no?
Paura, insicurezza.
Cosa faccio, ritorno su facebook? Si dai, è il primo passo. Contatto qualcuno di cui ricordo gli inizi e vedi ora dov’è arrivato. E io dove sono arrivata?
Io sono a punto e a capo. Ma pronta a ripartire.
Accettano la mia amicizia. Ok, non sono del tutto un’estranea. E tra questi, incontro qualcuna, perché solo donna poteva essere, che mi accoglie e spende qualche minuto per me e qualche parola di conforto.
Si lo ammetto, sono una cagasotto.
So di saper scrivere ma il personal branding non è arte mia.
Vado avanti, studio, leggo, e incomincio a scrivere. Mille libri sul tavolo. Inizio uno, mi viene un’idea, butto giù qualcosa.
Lavoro, casa, marito e poi c’è lei la natura che ti richiama all’ordine. Come oggi non hai letto niente? Non hai scritto?
Sono pronta per il secondo passo: vado su wordpress, apro un account, compro il dominio. Non ho la licenza per scrivere.com…ma scrivo lo stesso.
Perché questo nome? Perché qualcuno cinicamente tempo fa osservò che i miei commenti non erano attendibili perché io di professione facevo tutt’altro.
Una verità a metà per quell’epoca. Per questa completa. Ho lavorato per i comunicatori e con i comunicatori, ma il lavoro da casa non mi ha mai allettato.
Ecco perché non ho mai fatto solo la blogger. Per un po’ ho fatto la blogger e altro. Poi ho fatto solo altro e infine è tornata lei, la natura. E giorno dopo giorno ha scalfito un po’ di quel muro che avevo alzato tra me e lei ed imperante più che mai è debordata.
Ed eccomi qua signore e signori a ricominciare da un blog.